"Micaela dipinge da quando era molto piccola, con una sola interruzione di tre anni dal 1985 al 1988. Sin dall’infanzia viaggia moltissimo, trascorrendo lunghi periodi in Argentina, Inghilterra, Francia, Venezuela e Stati Uniti.
La pittura di Micaela celebra l’avvenimento della luce e del colore nella notte della coscienza addormentata, lacerata e frammezzata di questo nostro strano tempo.
Le sue opere si trovano in collezioni in Germania, Giappone, Francia, Svizzera, Italia, Brasile, Venezuela e Stati Uniti."
-Micaela Cioc Signorini
"La pittura di Micaela Cioc Signorini, atto solitario e notturno, si configura come racconto. Il quadro diventa un mondo di sé conchiuso, creato proprio nello spazio di una notte.
"Per Micaela Cioc Signorini dipingere è la sua ragione per vivere. Fa parte di quei pochi artisti che abbandonano tutto per amore della pittura.Contemplare una opera di Micaela è trovare la energia necessaria affinchè le ore del giorno diventino intense.IL colore diventa il suo grande alimento .Quale mistero racchiude ogni sua opera?
Quale sensibilità riesce a mettere in movimento ?
Micaela trasforma l’oscurità delle notti in fonte d’energia. E’ come un sole all’incontrario,esce nella notte per illuminare e permettere di vedere nel buio. Forse perciò sgorga tanta potenza ed energia dai suoi lavori. IL colore invade tutto,ha un grande potere... irradiano luce.
Ma questa sua abitudine nel dipingere di notte,non oscura il suo pensiero .Nei suoi lavori non ci sono tenebre,ne melancolie.
La sua grande forza è prendere decisioni sopra al destino. Lei dipinge per sé, e questa è la sua sicurezza e determinazione. Quando raggiunge l’apice che soddisfa il suo buon gusto,la sua personalità è colma.
Dipinge ad una velocità pazzesca, attivata da una forza automatica che scarica con energia sulla tela,senza nessun intervento che regoli la ragione. Cosi’riesce ad ottenere una freschezza selvaggia che l’allontana dal mondo civile.
“Dipingere aumenta la mia autostima e mi fa sentire soddisfatta, posso dipingere quando sono triste o in mezzo a grandi felicita’.
Adoro dipingere velocemente... e non so mai quello che riuscirò a realizzare"
Queste parole definiscono molto bene il suo essere d’artista . Dipinge con la stessa intensità con cui respira .I suoi quadri sono il risultato della sicurezza con cui prende le sue decisioni.Quello che esegue non si corregge.
Inizia un’opera e non s’interrompe fino alla fine. “Quando ho deciso che è terminata,non ci torno mai piu’ sopra"
Se bene viva vari mesi al anno a Napoli, lavora e dipinge a Buenos Aires.
“Una citta’che mi genera mille fantasie ed energie ,molto piu’ che in Italia".
Micaela usa colori Fluo misti ad altri toni tradizionali che applica facendo girare la tela in circolo,ruotando insieme ad essa .Con questo modo di dipingere elimina la linea dell’orizzonte . Nei suoi quadri non c’è un alto ne’ un basso,un prima ne’ un dopo. Quello che ha creato è l’istantanea che resta di un momento irripetibile. Cosi’è anche la sua vita.
Gira il mondo navigando nei mari del colore.
In ogni sua esibizione che realizza,i colori dei suoi quadri si susseguono come manichini di una sfilata di abbigliamento. Le sue esposizioni sono eleganti ed ogni tela,al pari di una modella, mostra la sua personalita’.
La sua opera cresce e si spande sopra al muro,è impossibile non registrarlo.
L’integrazione dei differenti colori lavorati con la spatola è come un’edera d’autunno che si arrampica contro al muro. E’ impossibile non recepirlo.
Emozione, forza,vibrazione sono le parole che sgorgano davanti a simile audacia. Il coraggio di lavorare lanciandosi nel vuoto lo avverte anche il visitatore quando li contempla .Non è pittura per timorati .Colui che guarda deve tuffarsi ed affrontare con entusiasmo il sentimento che emana ogni opera.
Come artista la pittura la salva dalla pazzia,noi come spettatori nel contemplarla,possiamo riflettere sul invito di vivere con intensità.
Micaela avrà sempre le sue mani per lavorare e noi i nostri occhi per espandere le nostre vite.Lei ricorda sempre quando da piccola in Argentina non si separava mai da una cartellina di vernice rossa dove conservava i suoi colori e disegni . Noi al contemplare la sua opera conserviamo l’emozione di un’avventura indimenticabile."
-Julio Sapollnik